Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981
Received Intelligence of the Birth of a Son, Sept. 20, 1796, ma nella redazione successiva. Cfr. Coleridge. Poetical Works, edited by E. Hartley Coleridge, Oxford University Press, London 1974, p. 153. 8 In Melancholy. A Fragment, gli imperfetti movimenti delle labbra di una dormiente tradiscono la lotta del sogno per farsi strada verso l'esterno. Il frammento, composto forse nel 1794 e pubblicato nel 1797, si interrompe proprio sulla notazione del l'impenetrabilità del sogno da parte di chi guarda: « Strange was the dream... »; in Poetical Works, cit., pp. 73-4. Nel 1817, i versi furono ripubblicati con l'aggiunta di una conclusione. 9 « [...] and to see is only a language! ». Questa breve poe sia, Written during a Temporary Blindness, in the Year 1799, non compare nell'edizione citata delle poesie di Coleridge, la leggo in: The Poems of Samuel Taylor Coleridge, edited by Derwentl and Sara Coleridge, Leipzig, Bernard Tauchnitz, 1860, p. 250. Fu in seguito inclusa nel componimento Hexameters, di cui forma i vv. 30-36 (Poetical works, cit., pp. 304-305). 10 The Friend, Essay N, . in: The Collected Works of Samuel Taylor Coleridge. The Friend, 2 vols. edited by B. E. Rooke, Routledge & Kegan Paul, Princeton University Press, 2 vols., 1969; vol. I, p. 148. 11 Cfr. Biographia Literaria, cit., cap. VII, p. 73. 12 « Body is but striving to become mind », in: On Poesy or Art (1818); in: Biographia Literaria, edited with his Aestheti cal Essays by J. Shawcross, Oxford, at the Clarendon Press, 2 vols. 1907; vol. II, p. 258. 13 In: The Collected Works of Samuel Taylor Coleridge: Essays on his Times, edited by D.V. Erdman, Princeton Unii versity Press, 3 vols. 1978; vol. II, p. 379 n. 14 E' la frase d'apertura di On Poesy or Art, cit., p. 253. 15 La teoria dei colori di Goethe fu pubblicata nel 180S1, 111a i primi studi risalivano agli anni intorno al 1790, dopo il viaggio in Italia. 16 Freud S., L'interpretazione dei sogni (1899), in: Opere, cit., vol. III, p. 316. 11 Il testo gioca sull'ambiguità tra i lettera dell'alfabeto e I (maiuscola), che corrisponde a io, o Io: « It is stickmg upl Little i by itself i against the whole alphabet ». in: Letters, cit., vol. II, p. 709. 1s Cfr. I. A. Richards, Coleridge on Imagination (1934), Rout ledge & Kegan Paul, London 1968, pp. 16-17, e passim. Il libro è di fondamentale importanza per il problema di cui al titolo, anche se non vi mancano passaggi di eccessiva semplicità come: « Un significato è sempre ciò di cui stiamo parlando, mai i se gni », p. 107. A proposito di Richards, J. Lacan parlerà di « co sternante psicologismo inglese»; cfr. L'istanza della lettera nel- 141
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