Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981

co psichico e fisiologico con chi le vede. Il sentire asso­ luto ( « feeling») produce un linguaggio solamente visivo, la cui « parola» non è il segno di una tensione, di una distanza; è per questo un linguaggio angoscioso, spet­ trale: « Mi sono premuto il petto e ho sentito lì - era completamente buio. Ho guardato intensamente verso il suo volto - e a volte l'ho visto - tanto era vivido lo spettro, che quasi manteneva il senso naturale della di­ stanza e dell'esteriorità - eccetto che, sentire e tutto, davvero la sentivo come parte del mio essere - era tutto spettrale». (Not., 985 21.137 f33; sett. 1801). Feeling e thinking entrano, se pure in modi diversi, in relazione di dominio rispetto al dato visivo: il reperto ottico semplice è superato tanto dall'immagine onirico-allucinatoria, che il sistema nervoso produce per così dire autonomamente, senza stimoli esterni, o utilizzando stimoli impropri, CO· me è il premersi il petto al buio per far apparire il volto di Sara Hutchinson, quanto dalla parola, che lo presup­ pone e se lo incorpora. Il processo del pensiero, d'altra parte, che pure ha come prodotto terminale la parola, è di per se stesso cieco, e muto. L'osservazione del gioco del bambino è in questo il­ luminante: perché lì sembra · di veder accadere l'atto di invenzione del linguaggio; usando i sassi a « dire» il fuo­ co, la facoltà immaginativa cancella l'immagine del sasso, e allo stesso tempo la sottomette a significare: due, quat­ tro sassi diventano parole diverse; il numero essendo esteriorizzazione dell'attività del pensiero differenziante. Naturalmente, il linguaggio del gioco non potrà che in­ staurare una comunicatività autoreferenziale: nessun al­ tro che il bambino « vede» il fuoco, e nulla meglio della scelta del materiale inerte, pietroso, potrebbe dire l'im­ possibilità di una parola solo individuale. Il sasso per­ ciò non comunica, pur esteriorizzando secondo un codice (due, quattro) l'attività del pensiero: « Tra i diversi an­ nodamenti secondari ai pensieri essenziali del sogno, 132

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