Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981
[ ...] tra idee e impressioni». (3 febbr. 1801; Letters, voi. I, p. 671). Nella parola, che stringe con la visione un legame profondo, e che pure rappresenta tutta l'arti colazione del pensiero - e in questo la parola-cosa del sogno le rimane inferiore; e per questo va abbandonata - quel passaggio appare d'un tratto già attraversato, per fettamente pervio; essa rimane purtuttavia un corpo composito, in cui la luce della visione impressiona la cieca oscurità del pensiero: uno stacco separa i due mo menti, che pure non possono che congiungersi in simul taneità, « la contemporaneità essendo limite e condi zione delle leggi di funzionamento della mente», come si legge nel VII capitolo della Biographia Literaria. La parola cela dunque dentro di sé una discontinuità, come un'impercettibile tratto di divisione: nella parola poe tica, in cui la luce dell'immaginazione è al massimo « in tensificata» 11, quell'ostacolo sottile e resistente sarà for se possibile arrivare a isolarlo, o a vederlo dissolversi; su quella soglia apparirà la lotta del corpo per diventare anima 12• Ecco la necessità che l'analisi metafisica della relazione tra pensieri e cose, del passaggio dall'intuizione sensibile alla sintesi trascendente, assuma le fattezze di uno studio di poetica, di un trattato di estetica. Si direbbe che Coleridge creda di poter toccare fisi camente la linea che spacca il simbolo verbale in segno e figurazione, dividendo l'articolazione del pensiero dal puro vedere: « Sembra far luce sulla Teoria del Linguag gio, Hartley, appena in grado di pronunciare poche pa role, faceva un focolare di sassi, con sassi al posto del fuoco. - quattro sassi - focolare - due sassi - fuoco / sim boli arbitrari nell'Immaginazione / [Hartley ha cam minato notevolmente presto / e perciò ha parlato notev. tardi.] (Not., 918 21. 118 f2lv; genn.-febbr. 1801; l'ag giunta fra parentesi è più tarda). A volte, vorrebbe mi surare l'esatto grado di visività che la parola toglie all'im magine, per incorporarselo : « Difficile da esprimere quel 130
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