Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981

stesso tempo del pensiero vigile: per questo è difficile valutarne l'efficacia. · Flaubert ha dato tutto il tempo necessario alla follia per svolgere il suo compito: Bou­ vard e Pécuchet avanzano follemente nel mondo delle istituzioni e del sapere e ne disgregano la logica appa­ rente che a tutto forniva senso e potere. La loro atti­ vità folle distende il . presente in un cumulo di macerie incomprensibili, altrettanto incomprensibili dei riti, dei lacerti, delle rovine di Cartagine che Flaubert ha esibito in Salambo. E sbaglia chi pone Bouvard e Pécuchet in un margine estremo dell'opera di Flaubert. Federico e Deslauriers nell'Educazione sentimentale diventano Bou­ vard e Pécuchet: l'attraversata del presente, dell'amore e della politica, li ha condotti « verso l'inizio dell'inver­ no (...) vicino al fuoco, riconciliati ancora una volta, per una fatalità della loro natura che li portava sempre a riunirsi e a volersi bene». E inizia l'elenco, il catalogo della memoria (i cataloghi, l'enciclopedia che conclude Bouvard e Pécuchet!!): si è fatto il deserto attorno a loro. L'elenco ha un sapore di morte, come la fila dei nomi che possiamo leggere sui monumenti e sulle tom­ be. L'uno spiegò la rottura... l'altro il suo fallimento sen­ timentale e professionale... Federico si era mangiato i due terzi del patrimonio e viveva da piccolo borghese... E poi Martinon, Hussonet, Cisy, Pellerin, Sénécal, la si­ gnora - Arnoux, il signor Arnoux (« morto l'anno passa­ to»), la buona Marescialla (« ingrassata, enorme. Che decadenza!»), Vatnaz, Regimbart, Compain... « E rica­ pitolarono la loro vita». Erano falliti tutti e due, quello che aveva sognato l'amore, e quello che aveva sognato il potere. E poi: « ricordi?». « A ogni frase dicevano - Ricordi?». Una piccola avventura amorosa nel lontano passato, con una prostituta: « Se la raccontarono prolissamente (...) e quando ebbero finito: - Ecco quel che abbiamo 109

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=