Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981

Premessa Diario di lavoro di Franco Rella Mi è difficile proporre un brano del mio « diario di .lavoro», in quanto le mie cose non nascono e si svi­ luppano attraverso una stratificazione di stesure suc­ cessive, ma si presentano già in un'unica stesura pres­ soché definitiva, preceduta da riflessioni, da letture e appunti, che sono soltanto « immagini di pensiero» che proprio nella scrittura vengono ad organizzarsi in « fi­ gure» più complesse e articolate. Talvolta è una lettura, anche molto lontana dagli argomenti di un saggio che sto scrivendo, a dargli la sua impronta e la sua tona­ lità. Come scrive Valéry: « Un giorno in cui sento se­ condo l'architettura - durante questo tempo l'architet­ tura mi fornisce immagini e metafore per ogni cosa». I quaderni (neri, rilegati, non rigati, con 350 facciate), su cui da pochi anni (dal 1978) annoto le mie letture, assomigliano ad uno strano diario di un flaneur della lettura, che è la mia passione prevalente. Per esempio, il quaderno che va dal giugno del 1980 (data in cui ho concluso il Silenzio e le parole, uscito poi nel febbraio 1981 da Feltrinelli) e il giugno del 1981 (data in cui ho concluso Miti e figure del moderno, Pratiche, Parma 1981) contiene frammenti che sono ancora _ l'eco del Si- 101

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