Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981

Un tratto di terra forma naturale e forma logica prima di parlare di nevrosi « La storia ama questi ricorsi, in cui fusioni tardive si dissolvono e riemergono antiche separazioni». Questa frase che troviamo nel secondo saggio di L'uomo Mosè e la religione monoteistica di Freud (apparso finalmente anche nella traduzione italiana, Boringhieri 1977), ci ri­ collega al convegno della Pratica freudiana su transizio­ ne e residui (gli atti sono apparsi con il titolo: Crisi del sapere e nuova razionalità presso la casa editrice De Donato). Rimando agli atti e in particolare alla mia relazione « Archeologia dell'avanzante» per quanto ri­ guarda la funzione dei residui nella transizione come anche nel fondarsi della teoria, per partire oggi da que� sto termine « separazione» che sembra all'inizio con­ trapporsi a quello di « residui». Se nel 18 Brumaio di Luigi Bonaparte, opera di Marx che prendemmo allora in esame, i ricorsi della storia marcavano il meccanismo della ripetizione, come qual­ cosa che portando con sé atteggiamenti, comportamenti, tratti appartenenti al passato, li sposta tuttavia da una linea discendente diretta, da causa a effetto, da padre a figlio, su una linea trasversale collaterale, in cui una consequenzialità di produzione sembra smarrirsi, da zio a nipote; il testo che citiamo di Freud ci dice invece che « questi ricorsi» fanno « riemergere antiche separa- 10

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