Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

« Come -se ila memoria di quel viaggio 1si fosse costituita e ordinata subito, contigua ,e rigida, chiudendosi » , « Questa memoria potevo e volevo raccontare, e non altro» (122) -, che è un altro modo di professare la diminuzione del sen­ tire e degli scenari personali e d'esporla per la verità che deve appartenere a tutti, nel libro e fuori, così anch'io (che continuo a dichiararmi, perché sono coinvolto dalle cose, dai fatti, dal libro, dal suo parlare oggi) devo stare tra il corpo e la memoria, senza riparo e margine di lettu­ ra che esegua il testo misurandosi sulla propria giustezza, svolgendosi nel proprio piacere. In questo luogo addossato ," negato a ogni deriva, si chiariscono subito la materia e la condizione dello stile: « Queste pagine sono state scritte dal 31 luglio al 22 ago­ sto del 1980, una puntata al giorno [,per il manifesto], presto al mattino e presto irivedute 1a sera •sul banco d�Ua tipogra­ fia. » •«Mai m'è successo di scrivere in anticipo, neainche quan­ do avrei potuto, la domenica o nelnnterva1lo di ferragosto; quasi che teines,si, ,se avessi scritto in tempi meno imperativi, di ripensare qualcosa che mi pareva di dover semplicemente raocontare. » (121) « Del resto tempo ,per la forma non ne a,vevo... E così la mia storia parve andare da sola; possedeva indubitabilmente un inizio, uno ,svOllgime:nto e U[la fine, la qualle coincise oorte­ semente -con i giorni in cui Danzka si mise a fiammeggiare... Ma non ebbi bisogno" di stringere; il viaggio finiva da,vvero nella memoria con la stessa definitività, se co,sì si può dire, con la quale terminò un giorno, · non so quale, sul con.fine basco. » (123) Subito si sa questo, e poi vedremo che anche per lo stile non basterà - « Ma è andata ,proprio e soltanto - così?» -. E per la verità e la sorte da provare nello stile, è bene sapere che, in una situazione così poco proustiana, anche 99

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