Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981
convinto subito a rinunciare ai percorsi e agli strumen ti che dipanano la scrittura in significazioni ed essenze letterarie, al rischio calcolato dell'esegesi che ordisce la sua attendibilità, forse anche qualche nota penetrante, sul proprio terreno, tra presupposti e istituti sperimenta ti, consumati. Rinunciare a questo modo di procedere, o considerar lo secondario e procrastinabile, è già . una scelta critica: è riconoscere che la testimonianza appena letta è nel ca rattere del libro, in modo che la lettura sollecitata in ter mini tanto chiari va svolta immediatamente, senza riser ve, e trascurarla o eluderla in altre interpretazioni signi fica dissipare (se non tradire) il senso e la lettera; è an che riconoscere che le cose e i fatti che stanno nel senso e nella lettera, superano l'uno e l'altra, e bisogna capire come vi stanno e come esorbitano, quello che sono e si gnificano nel libro e fuori, ora - . Così cerco di collocarmi allo stesso modo del libro di fronte a quel corpo di real tà e d'accaduto; e come colei che racconta subisce da quel corpo la prescrizione di revisioni autocensure ravvedi menti - « Com'è che non ho fatto cenno al boyoott, che tutta una opposizione reclamava? Boycott del comme11Cio, del turismo, tutrt:o. A:Hiora dovette parermi -dissennato, ma non è ·una buona ragione per dimenticare. Le note mi accusano.» (113) « Invano ho scrutato due pagine di un notes ohe avevo :scritto ancora in Spagna, e dovevano essere importantissime perché violassi la regola: ma il codice ne è ,così -astuto che non posso, o non , ivoglio, decifrarlo. Rispetto alle ambiguità dei 'l"icordi sono reperti irrefragabili, frammenti del 1962 gal leggiati ·senza mutare fino ad oggi; ma -non mi dicono nul fa.» (122) -, tanto da sentire il nodo d'ambiguità, la possibilità d'erro re, la rischiosa tenace chiusura della propria memoria - « La pellicola impressionata, e diventata il , solo esistente», 98
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