Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981
contorni messi a fuoco dei lineamenti. « Passano ore in tere che non dicono nulla, gli occhi sono aperti: si guarda, ma non afferro nulla, la mente è liscia come uno specchio: riflette e non ritiene». Slataper è il poeta de Il mio Carso, testo che in una patina di passione avvolge un tarlo più nascosto e vero. Passione che brucia come una « fiamma fredda». Del sog getto diviso il Carso è metafora inquietante: « conosce vo la terra come la lingua la bocca». E' terra nella quale vivono molte genti e s'incrociano cammini e costumi di versi. E poi questa terra arsa, bianca come il deserto, su bito al di sotto è rossa per un gemizio di sangue anti co. Caverne si scoprono nella solidità della roccia, acque scompaiono, filtrano invisibili e riprendono dove non se e attende la sorgente. La visita in Carso, mutevole nelle stagioni, mantiene questa fissità anche se la presenza delle cose fluttua, rimossa o d'un tratto fisica e dolorosa. Geo grafia del conflitto il Carso è naturalmente pronto ad es sere geografia della guerra, i suoi punti saranno contesi, lo spazio d�stinato a trattenere una cronica potenziali tà di lacerazioni. Amputazioni, afasie. Punti del discorso che si brucia no e cancellano. Il tessuto nevralgico del Carso, il suo incubo nitido ritornano nelle lettere dal fronte. Slataper, Stuparich: testimonianze che parlano dalla consumazione e dalla morte. Tempie e battiti che continuano ad offrir si a colpi precisi. « I morti che cantano» di Kubin, « i · mor ti dai riflessi verdi». Nella città continuano gli appuntamenti. Joyce trova in Svevo la conferma di un dissolversi della narrativa dei fenomeni e nel dialetto triestino una koinè di complessa rifrazione che l'avvicina a un inconscio strutturato come linguaggio. Vi è il ritorno di Freud attraverso Weiss e quanto s'ascolta dai triestini che sono in trattamento psicoanalitico a Vienna. Svevo parla con Stekel durante le vacanze in Carinzia. Le interpretazioni non arrestano 93
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=