Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

l'affluir� dell'açqua, dell'allontanarsi di elem�nti _ secchi e dello stabilizzarsi di qu�lli umidi» 26 • Ciò eh� bisogna gc).r&-itire è l'equilibrio dell'elemento n,el corpo, giacché diverso è, nelie varie età;, l'uomo disegnato dalla natura; inoltre sarà necessario adottare « un regime basato sul fuoco» al �opraggiungere dell'acqua ed « un regime- ac­ quoso» . al sopravvenire del fuoco 27 • Se il fuoco dà forma all'acqua, alla materia, esso ordina il corpo, ne dispone gli spazi, ne accorda gli organi, ne incanala gli umori; il corpo allora racchiude una topografia dell'acqua, la sua mappa. Del fuoco seguiamo il disegno nelle forme traccia­ te dall'acqua, la loro temperatura. Pure, il rigonfiamento sforma, dilata: l'acqua impone al fuoco di riformarla; ma laddove « la pienezza erompe, essa distrugge» 28 • Se dunque il liquido abbonda e fuoriesce dai suoi vasi di scorrimento e altera al punto la topografia del corpo da spingersi sotto la pelle, addensarsi, rende il paziente pallido e provoca malattie gravi, come l'« idro­ pisia» 29 : ed è d'idropisia, come . raccontano i biografi, che Pontormo muore, poco prima di ultimare gli af­ freschi di San Lorenzo. Qualcosa si trattiene e rigonfia; l'ultimo malessere di cui il diario lamenta, ha ancora a che vedere con una ritenzione: « ma io ho male alla gola cioè non posso sputare una cosa apicicata che sogl(i)o avere», dichiara Pontormo qualch� . giorno prima di in­ terrompere le sue annotazioni. Proprio nel periodo inaugurato dalla luna del mar­ zo '55, da quel che è stat9 possibile ricostruire 30 , con l'ac­ qua Pontormo aveva un rapporto particolare: cominciava a dipingere allora sul lato sinistro del Coro della basili­ ca di San Lorenzo, il Diluvio universale. D'esso, come di tutti gli affreschi della basilica, non ci res_tano che al­ cuni disegni -prt?paratori: _ « nell'ottobre del 1738», infat­ ti, per usare le parole di Milane_si nel suo commento al­ i� Vite di . VasarJ, « fu dato.di _ bianco a queste . pitture; nè certamente», egli aggiunge, � con gran danno dell'ar- 78

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