Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981
ohe gl'à 'be11gato fuora e quando suo padre stava male non vi staiva e questo è che gl'à hauto e' , letto da dormire. ,dal rotella venerdì sabato foci inisino a Je gambe l,a domenica desinai con · bronz(in}o adì 8 lunedì feci non so ohe lettere e cominciòmi l'uscita martedì foci una coscia crebemi l'uscita con dimolta colera sangu igna e biancha mercoledì stetti pegio che forse 10 volte o più ohe a ogni hora bisognaiva taléhé io mi stetti in casa e cenai un poco di minestraccia el mio batista andò di fuora '1a sera e isapeiva che io mi sentivo male e non tornò talché io l'arò tenere a mente sempre giovedì feci quella altra gamba e delle indisposizioni del corpo sto un poco megl(i)o ohe sono 4 volte ho cenato in sancto L(orenz)o e beuto un poco di greco non ,ohe mi paia stare · bene perché ogni tre hore mi viene lò strugimento adì 12 v,enerdì , sera cenai con piero e credo sia passata -l'uscita cioè quei dolori Ciò di cui si tratta è la storia di un fastidio · del corpo che, non meno di quello della mente, è soggetto alle preoc cupazioni del lavoro, ma nel contempo le determina. L'uscita è segno di un certo _funzionamento dei processi di natura, è il risultato di una serie di sue elaborazioni. Così ciò che si liquefa riassume in sé e rivela gli influssi della stagione ( « che fu uno gran caldo »), del regime, ma anche dell'affetto che per la prima volta affiora nel dia rio con la comparsa del nome di Batista: alle uscite di Batista, non si può fare a men:o di notare, risponde un'al tra uscita, una colera sanguigna e bianca. Del resto il cal do sole di luglio, gli scioglimenti cui dà luogo, influisco- 70
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