Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

ne ragionare, e fuggiva l'avere a incontrare morti» 9 • Co­ sì Vasari, per primo, ha posto l'accento sul timore della morte di Pontormo, oggi quasi leggendario, essendo ciò su cui la critica ha maggiormente insistito al momento in cui s'è sentita in dovere di giustificare la natura del diario, il suo« squallore», com'è stato detto. Di qui la ricompar- . sa del solito schema, tanto obsoleto quanto generico, Ar· tista-Narciso-,Morte, ma, bisogna notarlo, assecondato an­ ch'esso dalla curiosa ambiguità del termine ' tratti ' che Vasari, si direbbe non a caso, accosta al tema della mor­ te. Eppure, come del resto si nota dal tenore delle annota­ zioni, non è tanto la paura della morte ad animare il dia­ rio, bensì l'esigenza di mantenere un certo equilibrio di vita, di fare una certa esperienza della vita in funzione del proprio lavoro. Ciò che conta, è la relazione esterno-interno-esterno; fine dell'artista è la creazione di una nuova esteriorità, di« una nuova specie di 'cose vere '·» 10• Questo compito, tuttavia, procura al pittore più« fastidi di mente che au­ mento di vita», come dichiara il Pontormo in una lettera in risposta ad ùn quesito accademico sollevato da Bene­ detto Varchi su « Quale sia più nobile, la Pittura o la Scultura» 11• A differenza dello scultore, le cui fatiche fisiche sono assecondate .dalla natura nel pregio e nella eternità dei materiali, così come nei chiaroscuri che la lu­ ce irradia sul tuttotondo, il pittore ha per le mani solo gli strumenti della più alta simulaziÒne. Non solo la pittura« è di maggior discorso mentale e di maggior arti­ ficio e maraviglia» 12 della scultura, non solo imita la na­ tura, ma concorre con essa, concorre ad altra natura, giav ché le è consentito di mostrare« ciò che fe' mai la natu­ ra» 13 : il quadro« è quell'apparenza che dice di essere ciò che dà l'apparenza» 14 • Questi i fastidi di mente del pitto­ re; « ma quello che io dissi troppo ardito che la impor­ tanza si è superare la natura in volere dare spirito a una fi:gura e farla parere viva e farla in piano; che se almeno 68

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