Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981
pide, monotone, si accompagna ad una scrittura regolare, quasi completamente priva di punteggiatura, di maiuscole e di accenti, disseminata di abbreviazioni, così come di agglutinazioni che compongono intere frasi. Gli avveni menti citati sono pochi, apparentemente svuotati d'ogni coinvolgimento critico o affettivo, messi come sono sullo stesso piano degli elenchi dei cibi mangiati o dei corpi disegnati. [7 maggio '55] martedì ser,a cenai uino ouore d'agneilJo carne secha lessa e on(ce) 10 di pane e comi:nciai quel br(acci)o di ,quella figura che sta :così figura mercoledì <morì el tasso> e giovedì la finì e la sera andai a cena con danieHo caivreto arosto e pesce I nomi degli amici, pochi per la verità, ritornano so vente a sottolineare la regolarità quasi rituale degli incon tri di Pontormo: Bronzino innanzitutto, che quasi imman cabilmente desina o cena con Pontormo nei giorni festivi; Daniello, Piero, Luca Martini, Benedetto Varchi, Alessan dra, anch'essi per lo più citati come compagni di tavola. Poi ci sono alcuni conoscenti, il Fattore ad esempio, che si occupa di certi suoi affari, dalle spese all'acquisto di cibi, e Bastiano, mediatore dei rapporti soprattutto economi· ci tra i frati dell'ospedale degli Innoce:O:ti e Pontormo. In fine compare il nome di Batista, il giovane allievo del mae stro venuto in bottega dodicenne, il solo verso il quale traspaia un moto d'affetto, sentimento che, raccolto nel cuore di un pronome possessivo, « el mio batista», di cui si dice a un certo punto, s'espande come un'eco · nella to talità del diario. Il diario, come abbiamo detto, s'interrompe il 23 otto bre del '56, poco più di due mesi prima della morte del Pontormo. E' interessante osservare che l'ultima pagina in ordine cronologico corrisponde al foglio undicesimo, 60
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