Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

Col tempo l'ambiente si accorge di questo fenomeno. Prima o poi un membro della famiglia ammonisce di non svergognare il bambino, cosa che peggiora la situazione. Ma ciò avviene, in genere, troppo tardi. La percezione del­ la vergogna, il comando, gli occhi sfavillanti, ormai fan­ no parte del suo apparato psichico. Il timore della vergo­ gna rende necessario ormai un sistema di difesa: il sog­ getto percepisce di dovere sfuggire ad ogni forma di esi­ bizionismo, sente di dover celarsi agli occhi degli altri. Il bambino che si vergogna fa il muto, si nasconde, si cela dietro il corpo della madre. Le possibili manifestazioni dell'Io così si restringono notevolmente. Nell'esibirsi il soggetto manifesta la propria libido al mondo esterno, al collettivo. Il fuggitivo, l'ostinato, il "carattere chiuso", allontanandosi dal collettivo, non fa che tremare all'idea di venire escluso, tuttavia si sforza di non appartenere al­ l'ambiente. L'esibizionista interdetto, col tempo tenderà a superare il muro della vergogna, a superare il terrore del­ la vergogna. Il gioco infantile di guardarsi fissi per vedere chi riderà per primo, non è che un esercizio finalizzato in questo senso. Chi riesce a essere più sfacciato vince; men­ tre chi scoppia in una risata, tradendo il proprio imbaraz­ zo, viene sconfitto. Dicevamo che la vergogna, questo sen­ timento, tende a dissolvere i confini deboli dell'Io, ma chi riesce a opporsi al comando, all'imposizione della ver­ gogna, può riuscire a formare, a rafforzare il suo Io, può riuscire a distinguersi dagli altri con tratti differenzian­ ti. In questa prospettiva l'affermazione, il comportamen­ to manieristico, le bizzarie sono i segni esterni di questo processo che ha come meta la costruzione di una consape­ vole e autonoma personalità. La formazione dei confini assume rilievo nella sintomatologia del nevrotico ossessi­ vo. Ora possiamo rispondere alla domanda di Hitschmann (1920), che si interrogava sui possibili rapporti tra l'enu­ resi e la sintomatologia del nevrotico ossessivo. Tra l'enuresi e l'ossessività vi è un rapporto genetico. 50

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