Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

che gli antropologhi che studiano le migrazioni dei po­ poli affermano che queste avvengono, per lo più, lungo corsi d'acqua o litorali marini, così come la migrazione stagionale degli uccelli. Lo scorrere dell'urina diventa quindi modello per la con-fusione con l'oggetto, per la fuga dall'oggetto; per la ricerca del nuovo oggetto, per la raffigurazione dei senti­ menti e delle aspirazioni, delle ambizioni, o per il desi­ derio delle lontananze. Si deve tenere conto di ciò quan­ do vediamo dei ragazzini inondare la sabbia di urina e seguire con lo sguardo i diramanti ruscelli. Nella vita dei miei malati di enuresi il desiderio di fondersi coli'og­ getto e il desiderio di fuggire da esso si manifestaro­ no simultaneamente o a ritmi alterni. La madre non soltanto allontana da sé il bimbo enu­ retico, ma questa pratica determina una particolare si­ tuazione per il bambino. Si trova investito dall'ira degli adulti, in genere dall'ira pa'.terria. L'irata ingiunzione « ver­ gognati » viene pronunciata. Come reagisce, allora il bam­ bino? Hermann (1943), nella sua analisi della vergogna, scrive che il lampo d'ira negli occhi paterni incendia di vergogna il volto del bambino, che si sente bruciare di vergogna, si sente mancare le forze, le sue gambe si radi­ cano al suolo, si sente paralizzato e servo del suo signo­ re e padrone come un cane, con · cui si identifica. Al co­ mando che lo immerge nella vergogna, il bambino non sa cosa fare, si forma in lui una forza disorientante. Perde la testa, annaspa, vaga di qua e di là, si estenua e viene colpito da sonnolenza. Gli occhi scintillanti e imperativi hanno un ruolo de­ terminante nell'ipnosi. Secondo Hermann in questo caso lo sguardo fisso, da una parte, paralizza l'identifica­ zione, ovvero l'orientamento ottico, dalla altra scioglie i confini dell'Io e attiva la regressione ali'orientamento tattile. Praticamente dopo la cancellazione dei confini 46

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