Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981
Ma con che cosa entra in conflitto il desiderio di con fluire? Prima di tutto col mondo esterno, ossia con la madre. Mamma scimmia allontana il suo piccolo da sé , nel nido, se quest'ultimo evacua la . vescica. Molte volte anche la madre umana fa lo stesso, ma non sempre. Nel caso C la madre del mio malato non si svegliava neppure se il suo bambino la bagnava; mi ricordo di gio vani signore che ridendo solevano dire che erano bei tempi quelli in cui i loro bambini le inondavano. Prima o dopo, comunque, il bambino viene allontanato dal let to e dal grembo, se continua a segnalare il suo amore in questo modo. Forse questo è l'attimo in cui l'emissione di urina assume il suo significato profondo nel caso di questo tipo di malati. Il minuscolo ruscello di urina in segue la madre che si allontana. Sappiamo da molto tempo che l'enuresi, e il rappor to del malato con l'ambiente, sono in qualche modo le gati. L'enuresi è molto frequente negli orfanotrofi, nei riformatori, nei collegi. Dall'analisi della statistica ope rata da Levy (1933) risulta come l'enuresi sia anche se- . gnale di cattiva iscrizione nella socialità. Una mia malata, che nella sua infanzia era sana, a dieci aruii fu mandata in un educandato dove si sentiva molto sola e abbandonata a se stessa, non riusciva ad aver rapporti con gli altri e divenne enuretica. Il fenome no scomparve al suo ritorno a casa alla fine dell'anno scolastico. Nell'immaginario dei nostri pazienti l'urinare diventa un veicolo liquido: si raffigura come fiume, lago, mare che, se separa, unisce anche: viene percorso da navi che possono portare ovunque. La nave è vincolata alla raffi. gurazione del raggiungimento del « lontano », e l'istinto di vagabondaggio, l'« Auf-Suche-Gehen » (Hermann,1936), si manifesta tipicamente nella rappresentazione onirica del mozzo. I poeti sogliono rappresentare i passi del viandante lungo la riva di mormoranti ruscelli. Ma an- 45
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