Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981
dine e ammirazione-riconoscimento il più delle volte viene a mancare. Chi si sente minacciato dall'inondazione ten de a mettersi in fuga. Ma il soggetto uretrale non solo desidera bagnare l'oggetto amato, ma desidera confluire con esso, come se volesse regredire in un'unità duale prenatale. Il desiderio di confluire, comunque, non . deri va da una memoria prenatale. Le molteplici fantasie di questi malati, incentrate sull'utero materno, sono costru zioni infantili contemporanee alle indagini intorno alla nascita di un fratellino o di una sorellina. L'unità duale può derivare, come fantasticheria, dall'attivazione della memoria dell'allattamento. Il calore del corpo materno e il flusso del latte fondano la traccia percettiva del conflui re. Spesso, simultaneamente, il poppante, in questa situa zione, evacua la vescica. Il complesso stato di godimento ha la forza di produrre tracce mnestiche. La rappresenta zione di sé come feto che sguazza e nuota nell'utero mater no non è che lo sviluppo della memorabile confluenza immaginaria del latte materno con il flusso dell'urina. Rank (1922), nell'analisi del mito del >Diluvio, distingue l'eccitazione vescicale notturna infantile dalle fantasie di nascita e rinascita, il cui rapporto determinerebbe il nu cleo generativo del mito stesso. Le fantasie uretrali dei malati, similmente, sono atte a manifestare desideri di situazioni pre-natali attraverso rappresentazioni della vescica attivate attraverso tracce mnestiche riferibili ad essa. Già Sadger rileva come il poppante bagna colui che ama, nel cui grembo percepisce un piacevole calore. Le tracce mnestiche di caldo-freddo, la rappresentazio ne adulta di queste percezioni arcaiche, sono in stretto rapporto coll'erotica uretrale. Hermann (1929) descrive questo rapporto come segue: « ... die Warmeorientierung (des Ichs) besonders mit der Urethralerotik verbunden erscheint; durch Fixierung die ses Partialtriebes kann eine Fixierung respektive Regres- 39
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