Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

Una mia paziente, che manifesta molti sintomi ricolle­ gabili alla tendenza uretrale, afferma di trovare piacere nello svuotamento della vescica, e, dall'altra parte, di percepire un analogo tipo di godimento quando si lascia travolgere dall'ira « man fiihlt sich so recht erleichtert ». I giochi infantili basati sul getto d'urina e le alte maree verbali sono messi in stretto rapporto da Ferenczi e da Roheim. Penso che possiamo tranquillamente mette­ re in rapporto il discorso alato dell'oratore, i flutti ver­ bali con cui incanta il suo pubblico, coll'esibizionismo in­ fantile che si manifesta nelle gare di emissione di urina. P , lutarco documenta le ambizioni degli oratori dell'antica Roma; si può ritenere che gerarchicamente, dopo l'ambi­ zione dei duci, venisse, per intensità, l'ambizione vincolata alle abilità retorico-oratorie. Nell'ambito della cultura romana si vede, con particolare chiarezza, come l'uretra­ lità si realizzi, socialmente, nell'incomparabile produzio­ ne di fontane e di canalizzazioni, parallelamente alle al­ tezze raggiunte dall'oratoria. Sadger ha osservato un frequente gioco infantile prati­ cato, in passato, dai suoi pazienti. Due o più ragazzi, ri­ cordano i pazienti, solevano urinare nel medesimo pitale o contenitore; ritiene questo gioco come la prima manife­ stazione di omosessualità dei suoi pazienti. Si manifesta così un altro tratto distintivo tipico della tendenza ure­ trale: accanto al piacere di fare fluire l'urina, si manifesta il piacere di fare confluire la stessa. L'erotismo uretrale si integra nei processi esibizioni­ stici. Hermann osserva come l'esibizionismo oscilli tra l'autoerotismo e la relazione con l'oggetto. Il poppante bagna colui che ama, scrive Sadger; ritengo che l'eiacu­ latio praecox dell'adulto si modelli su questo atto. Roheim (1932) osserva come la munificenza, il desiderio di donare, presso i primitivi sia un tratto uretrale. Si assiste all'inon· dazione simbolica dell'oggetto del desiderio. L'oggetto in· tuisce l'amore ambivalente del donatore, l'attesa gratitu- 38

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