Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981
mesi, questo ragazzo -aveva impiantato . un tipo di dife sa, o di resistenza, abbastanza comune: era contentissi mo, l'analisi andava bene, continuava a migliorare. A riprova di tutto questo, invece di dimenticare i sogni, me ne portava continuamente, uno più bello dell'altro. Ciascuno, sembrava mancare totalmente di un contenuto latente, e insieme anche di un contenuto manifesto, giac ché ogni sogno risultava all'analizzante totalmente incom prensibile e improduttivo di qualsiasi associazione. Ciascu no era, in realtà, la riproduzione macchinosa, semplice e fantastica insieme, dell'apparato psichico. Questa serie di sogni riproducenti l'apparato della psiche avevano allora la stessa caratterizzazione della fo bia. Un blocco, una barriera, nonostante la «contentezza» dichiarata, separava il soggetto dal godimento, elimi nava la funzione di compromesso del lavoro onirico. Ma insieme, mi mostrava con «chiarezza» come veniva giocato l'allontanamento dell'angoscia nell'assenza del sin tomo. Ma la «sciocchezza» di Hans, che rende manifesta la struttura del Dazio, e, oltre a fare barriera tra il sog getto e il godimento, lo priva del sapere, che occupa il posto dell'Altro S1 S2 --�-- s a mi riporta anche alla storia di Telma. Al suo abbandono così prematuro degli studi, alla sua «paralisi» di fron te alla cultura, al fatto, che ora emergeva, che, per non pagare le tasse, aveva sempre preferito non mettersi nemmeno a lavorar.e: al fatto che di fronte alla Legge, qualsiasi ne fosse il rappresentante, dal vigile al portie re, aveva sempre scelto di difendersi sostenendo la par te della casalinga, appunto, un po' «sciocca». 32
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=