Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981
Il fatto è che Boleslao ha un principio cui attenersi: il sistema minkowskiano. L'amore per la scienza gli è ve nuto dal suo vicino di casa e futuro maestro di Einstein: Hermann Minkowski.«L'illustre lituano aveva pensato di interpretare le leggi naturali secondo leggi di eventi in un continuo quadrimensionale spazio-temporale.... La to talità degli eventi è l'universo o cronotropo. Lo spazio tempo di Minkowski è non curvo, rigido e indeformabile. In un tale sistema Boles pensava di sistemare ogni mo vimento... » Questo universo è sistemato come un «te laio» nella mente della gente e funziona con una certa sfasatura ma funziona, e il romanzo ce lo mostra per 300 pagine. · L'«istinto di conversazione» lavora accanto al per sonaggio, alla voce storica . narrante, alla folla delle com parse, che come in un colossal, riempiono gli «stasimi», le soste nelle località polacche strutturanti i capitoli del romanzo. Questo «dare la parola alla parola» arriva fino «al mal di testa», ma non recede mai; si serve di ogni mezzo di «comunicazione»: dal fiume, al treno alla mac china, fino al pallone volante, e ogni spostamento è un ragionare lo spostamento, ma senza aderenza referenziale, naturalmente, con la sola legge bolesliana della traversa ta.I livelli più diversi di discorso si incrociano nell'ele gante intelligenza del parlatore Boles, si staccano da ma teriali nobili e storici e incastonano passi depauperati, fumettistici, e tutti sono traversati, consumati, in defini tiva, nell'economia rocambolesca del romanzo. Don Chisciotte torna incrociato con Potocki nell'epi sodio della mongolfiera: il nobile polacco e il nostro fla neur- neppure il violino mancherà in un altro . episodio - precipitano dall'alto dei 3000 metri ingaggiando una forsennata disputa filosofico-cabbalistica che per poco porta l'eroico romanziere e il suo mozzo-scudiero a schiantarsi a terra, mentre tranquillamente i miseri re sti di uno sventurato vengono tirati ai fiumi e alle piste, un po' come Medea in fuga tirava le membra del fratello per trattenere gli inseguitori. Il viaggio, e la possibilità necessità di continuarlo, è il vero filo conduttore degli episodi: il filo · e la zavorra che tiene e regola il volo del la mongolfiera.E nel viaggio la parola, come una mappa da ricostruire, da riempire.La breve storia raccontata dal Temerario lo indica esplicitamente. 236
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