Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

valli bianchi sono già stati riconosciuti come il ' babbo · e quindi non mordono più, però ce ne sono altri che mor. dono ancora». Ma perché bianco? Bianco perché il padre ha messo in guardia Hans da un certo cavallo bianco? O bianco in rapporto alla « cosa nera» che i cavalli hanno sulla bocca? Bianco in rapporto al pube nero della madre, o bianco . come i lupi bianchi del sogno dell'uomo dei lu- . pi? O bianco come il giallo delle mutande nuove della mamma che « quando lei le ha comprate, le avevo già viste prima una volta»: « è una contraddizione! - scri­ ve Freud - quando la mamma ha comprato quelle gial­ le, le ha viste per la prima volta)> allora (cit. p. 520). O bianco come l'uva bianca e l'uva nera del primo sogno di una bambina? Ecco ancora che intorno al fapipì la curiosità sessua­ le .si manifesta collegata a un sapere teorico e formale. La fobia di Hans è collegata alla differenza e alla contraddizione. « Infine - troviamo nel racconto del padre trascritto da Freud - ha più paura quando un veicolo passa a forte velocità (D), che quando i cavalli vengono trottando lentamente. Queste differenze, com'è naturale, sono apparse chiaramente solo negli ultimi gim·ni ». E Freud annota: « Si potrebbe dire che per via della analisi non soltanto il paziente, ma anche la sua fo­ bia ha preso nuovo coraggio e osa mostrarsi» (cit. p. 512), dove la fobia assume una vita propria indipen­ dente dal paziente. Ma che cosa è quella grande D tra parentesi che tro­ viamo dopo l'osservazione: « quando un veicolo passa a forte velocità»? Nel momento in cui la fobia di Hans si individua at­ traverso le differenze e finalmente « si mostra», nella storia di Hans appare « l'altra barriera»: l'ufficio delle imposte di consumo, l'edificio del Dazio. 23

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