Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981
come una sorta di immagine deformata, non omogenea. Tant'è vero che si conoscono, nel mondo, casi di suoni che uccidono; ed è ormai provato che il primo organo ad essere lacerato, ucciso sarà appunto l'orecchio. A volte l'offesa all'organo di ricezione può essere fatale e causare la sua definitiva inservibilità. Avete mai visto co sa succede in un altoparlante quando la potenza dell'am plificatore non è pari alla sua? A questo punto nasce una domanda: la percezione è ,da considerarsi un aspetto connotativo dell'estetica? Ri guarda, cioè, l'estetica l'aspetto che coinvolge la parte non intellettuale del fenomeno compositivo, quello che invece riguarda la sensibilità puramente fonica, la musi calità, che poi si intromette giustamente anche nel chia rire la fenomenologia della struttura? Esiste, a nostro avviso, un brutto e un bello che esulano dalla concezione :ideologica, dal trasformarsi di quest'ultima attraverso ri ferimenti storici, etnici e filosofici. Se riusciamo a comprendere in quale punto del corpo avviene l'offesa, ci rendiamo copto che quando perce piamo qualcosa che ci è sgradevole, che non ci convince o ci infastidisce, la mente non fa che prendere · atto del nostro dispiacimento: la crudeltà subita dall'organo di ricezione viene immediatamente registrata dall'apparato psichico. Ma nella nostra epoca l'intelletto è estremamen te autoritario: tenta, spesso e volentieri, di manomettere il giudizio della percezione con spiegazioni che apparten_gono al proprio recinto; detta egli stesso, tramite un cer veJlo prontamente educato, le leggi modello del percepi re. E' un aspetto assai singolare, ma tende ad emergere .come una schizofrenia da insensibilità percettiva. Ripetiamo: il primo giudice dell'oggetto percepito è l'organo percepiente; questi è severissimo e dichiara im mediatamente se il suono è consono o no alla propria na tura. Nel migliore dei casi quando il suono è negativo rileviamo dolori di lieve entità nei punti nevralgici del- 1'organo che si trasmettono poi alla fronte; nel peggiore <lei casi il sistema nervoso viene squilibrato dall'ecces sivo consumo di suoni. Tornando all'orecchio, c'è da dire che oggi la mente è in grado di sostituire le leggi acustiche naturali col fe nomeno della percezione. Molte volte nelle sale da con certo, negli auditorium, una parte misteriosa, ma acuta, 229
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