Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

studi eziologici della depressione dopo la sua stagione filosofico-umorale. Confondendo in questa nota depressione e melanconia - non è la clinica in · questione - vogliamo indicare la prima come un modello geopolitico che collima, in que­ sta fine di secolo, con la crisi sacrificale del principio di realtà del mondo Occidentale. Afferma Levinas, tirando le somme, la depressione è la conseguenza epocale del fatto che è stato tolto ogni senso alla disperazione, di conseguenza, essa tende a risolversi in ipocondria, dun­ que, in evento. Garanzia nella coerenza dell'insoddisfazio­ ne. Di contro, la fedeltà lessicologica sarebbe due volte sospetta, per Edipo e per Bellerofonte, visto che, qui, in­ troduciamo con la seconda figura ùn mito concluso, pa­ rallelo a quello edipico, più articolato e trasparente, stan­ do alla lettera, all'effetto di parola. Concluso fino alle sue conseguenze, lo scetticismo come esperienza mon­ dana del Weltungluck, capace di amministrare a basso costo la soluzione nevrotica della « paura di morire » come estrema ratio della « paura di vivere». Una paura di vivere che si compie al di là della petite mort, come détresse, quando, finito di ridere, morsi e sputi non sono più una r-appresentazione efficace dell'o­ ralità antidepressiva: Per dirlo con effetto, il mito di Bellerofonte è con­ cluso nel modo più conclusivo, avendo egli esplorato il pessimismo come l'unico realismo alla portata del suo cavallo alato, avendo egli capito che la depressione si accentua quando le condizioni storiche non permettono più l'elaborazione (Durcharbeitung) dei sentimenti di col­ pa. A differenza di Edipo, il tema depressivo, esaltato dal­ la rinuncia a un soddisfacimento (Freud), si compie in Bellerofonte come furore - nella fattispecie, precipitan­ do l'amante non desiderata nei flutti. Intui Edoardo Weiss, questo è il caso in cui la melanconia invera ideo­ logicamente la paranoia facendo tutt'uno degli incubi e delle ragioni. Quanto all'equivoco umorale, che accompagna la me­ lanconia fino alle stragi della prima guerra mondiale, esso nasce dal fatto che - al contrario del mito di Belle­ rofonte - la figura edipica del « pharmakos » sfugge dal basso, corpo eterogeneo del campo sociale che si mani­ festa come epidemia, un'epidemia di cui si conosce l'a- 220

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