Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981
rapporto ai genitori: « ••. infine gli rivelai che egli aveva paura del suo papà, e proprio perché lui, Hans, voleva tanto bene alla mamma. Credeva che perciò il babbo fosse arrabbiato con lui, ma non era vero... - Come puoi credere che io sia arrabbiato con te? - m'interruppe il padre, - t'ho mai sgridato o picchiato? - Oh, sì, lo corresse Hans, mi hai picchiato. - Non è vero; ma quan· do? - Questa mattina - rispose il bambino, e il padre si ricordò che al mattino Hans gli si era gettato all'im provviso con la testa contro la pancia e che, quasi au tomaticamente, egli aveva risposto con uno scappellotto. ... Ora si rese conto che questo costituiva un'espressio ne della disposizione ostile del piccino verso di lui e for s'anche del bisogno di ricevere una punizione per que sto» i(cit. p. 509). Anche qui, come per la questione delle tasse per Tel ma, la punizione precede nell'enunciazione, isolata, una eventualità più astratta: ricordiamo « la cella di un car cere o peggio, un terribile tribunale». La « barriera dell'incesto» che isola il bambino dal letto dei genitori è forse meno . terribile, più facile da ammettersi di un'altra, che la precede nell'ordine logico che ci direbbe, « prima il tribunale, poi la cella». Ma ri torniamo a Hans. « Il 2 aprile sì nota il primo reale miglioramento. Finora non era mai stato possibile convincerlo a trat tenersi per un po' di tempo fuori dal portone, e quando si avvicinava un cavallo rientrava a precipizio in casa, spaventatissimo; oggi invece è rimasto davanti al por tone un'ora, anche quarido passava qualche carrozza, il che avviene piuttosto spesso davanti a casa nostra» (cit. p. 509). Ora Hans non ha più paura di tutti i cavalli e osser va: « Non tutti i cavalli bianchi mordono». Freud sotto linea « Ciò significa che, in virtù dell'analisi, alcuni ca- 22
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