Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

. minute Nel nome di Josef K. E' probabilmente prova di grande ardire e spensie­ rata presunzione, per un narratore odierno ancora gene­ rosamente o ingenerosamente definito « giovane » (forse soltanto pei dati cronologici se ci mettiamo a contare tutti i vecchietti colla goccia al naso che puntuali come le piogge d'autunno si presentano ai davanzali dei no­ stri premi letterari) voler scrivere d'un Maestro o di chi lo nutrì in anni di gioventù dove solo il libro era amico, solamente l'artista, nascosto all'interno, e quasi sempre defunto, era la voce magnetica che silenziosa ti sorreg­ geva o addirittura ti trasferiva all'interno del volume. Queste pagine, quindi, non sono un testo critico ma spontanea riflessione di sentimento verso la mia prima lettura. Avevo infàtti quattordici anni quando mio padre m'invitò a leggere una stra:q.a storia che lo aveva incu­ riosito. Essa parlava d'un - misteriÒso ·Castello che . so­ vrastava un piccolo villaggio. La divorai senza capire una parola e senza, perciò, cessarne la lettura. Impigliato fra le parole quale protagonista d'una sto­ ria incomprensibile, per oltre una settimana, dopo i com­ piti, vissi con quel vecchio libro Mondadori. Oggi, a ventiquattro anni di distanza (il giorno dopo}, desidero ritornare sul luogo dell'inizio, esprimendo, in questo appunto, ]'amore che provai, e che ancor provo 208

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