Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

il Diario di lavorò del numero 30 era di Emilio Tadini Diario di lavoro di Paolo Volponi Alla fine del '71 la grande casa automobilistica della città era ancora in espansione. La lotta sindacale degli anni precedenti aveva scosso le strutture e i quadri della grande azienda, ma si direbbe ...ehm...ehm...sempre secon­ do un linguaggio allusivo di specie radicale allora in vo­ ga...linguaggio molto circolante, seppure tra porte e con­ troporte, preriunioni, incontri informali, al limite del board of directors (dai...dai... dajana) della stessa grande mamma; si direbbe proprio...ehm...ehm per vitalizzarli, per spolverare il vecchio spirito burocratico aggredito dal­ le campagne e , dalle vittorie · e per ridare loro la piena co­ scienza di loro stesse, della loro grande capacità tecnica organizzativa e anche... perché no?...umana e sociale (le parole consenso e partecipazione circolarono più delle matite e della carta igienica assi della velòcità di scam­ bio e consumo di tutti gli uffici. In altra sede studiosi dell'organica aziendale hanno perfino ce!cato di stabilire un rapporto tra i due beni entrambi rimbombanti e circo­ lanti più delle bestemmie in officina « forza trainante dello sviluppo, coscienza attiva della imprenditorialità, base della competitività e della molteplicità». La lin­ gua italiana è bella, ma come sentite si presta solo al rumore _ di una fabbrica di automobili, alle accen­ sioni agli scoppi o anche alle tirate d'acqua nei ces­ si delle segretarie... alla spuntatura delle matite... ma 202

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