Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981
sapere psicoanalitiico e del ,suo comunicarsi; figura indica la sola iionna di perisuaisione metaforica a'ttraverso la quale passa ,la verità - - ,e di talle natura sono anche i famosi materni liacaniani. Non bisognerebbe perdere -di vista i ter mini con cui prosegue il testo di Freud, proprio là dove sembr-erebbe -limitare la propria portata: « non ha eviden-· temente senso sviluppare U'lteriornnente questa fantasia; essa conduce a:ll'inimmaginabi!le, anzi all'assurdo...» Se pro prio l'inimmaginabile non fosse al.'tro che il punto in cui [a metafora strutturale lascia cogliere ill ,suo momento di oggettivazione - di -'>cieinza? P,oi, un'altra biforcazione: l'impiego deJ:le metafore in Freud merita uno studio approfondito. fino a che punto, e secondo che riioorrenze, esse possono immaginarsi come sistema? La metafora ,che dirò latu sensu archeoLo:gica è quella a cui Freud 1 si riconduce con maggiore insistenza• Oltre al passaggio citato, ,c'è la pagina di Costruzione del l'analisi che addirittura ,esibisce il paragone esplicito fra lavoro dell'analista e lavoro dell'a!I"Cheolo,go, con il proces so di « reintegrazione e -ricomposizione». Un altro esempio si trova nella prima delle Cinque conferenze sulla psicoana lisi, a proposito -di isteria ( « anche l1e opere d'arte e i mo numenti di cui adorniamo ile nost11e , grandi città sono sim- . boli mnestici di questo genere» etc.). Perfino la configu razione degli ,s 1 trati concentrici ,secondo cui si di • s,pone il materiale patogeno (Psicoterapia dell'isteria), si potrebbe iricondurre senza -eccessiva violenza alla metafora « strati ficatoria» dell'archeologia. Ma in F11eud, si sa, nessun ter mine, nessuna immagine è gratuita o ,approssimativa; Freud non dice mai di più o di meno di quanto voleva dire. Dun que è lecito convin c ersi che anche 11 privilegio accordato a ta1e metafora abbia un senso ,specifico in quesito « dire». . Scartando subito hl richiamo ad analogie esterne e sem plicistiche dei due campi (di tipo «direzionale» p.e.: . sì « va nel profondo», ma naturalmente il profondo del « pro- fondo» è tutt'altra cosa...); colpis,ce che nella metafora ar cheologica 1 si scontrino e ,s'impastino, secondo :la modalità. dell'inimmaginabile (çonfronta più sopra), •s,paziali'l:à e tem poralità: come ,se al tempo dell'inconscio [lOn iìosse consen:... tito di farsi evidente se non -nell'impossibile di uno spazio. Di qui, basta un passo per domandarsi •se la « figura del l'archeologia » non compaia · neì -discorso freudiano come una impasse indispensabile, d o ve sorge un cronotopo che 200
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