Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981
notes magico Su una metafora freudiana. Una delle rappresentazioni più prolungate e significative degli ,scritti freudiani, ,si tro va nelle prime pagine del Disagio della civiltà e serve a:1- il'assioma fondamentale 1 ohe « nella vha psichica nulla può perire una volta formatosi». E' un passaggio addirittura proverbia:le ,e vi si immagina una Roma nella quale siano CO/Illpresenti tutte !le tracce di civiltà man mano ,succedu tesi, nella forma dei suoi edifici e monumenti. il,l fascino di questa figura che ,si ,stende nel tempo risiede in ciò: che come in una sovriapposizione di immagini diverse, ,s,oat tate tutte su ,una ,stessa pe1Hco}a fotografica, rostruzioni successive occupano il medesimo posto ,senza ca:noell:larsi a ivicenda. « SuJ Palatino i palazzi dei Cesari e il Septizonium di Settimi,o 1 Severo si ergerebbero ancora nella , loro antica imponenza ... Castel ,Sant'Angelo porterebbe ancora suJUa sua ,sommità le bel,le statue di cui :fu adorno... Ma non basta: nel posto occupato da Palazzo CaffareHi sorgerebbe di nuovo, ·senza che tale edificio dovesse essere demdlito, il tempio 1 di Giove. Capitolino, e non soltanto nel ,suo asipetto più recente, quale QO videro i ,romani deH'epooa imperiale, ma anche in quello originario...» Il paragone con i ,l procedimento fotografico viene spontaneo: ma con maggior semplicità e ;pertinenza si poteva chiamare in cau sa, per questa ,compenetrazione di immagini, H processo onirioo. Le pagine freudiane istituiscono dunque una figura: non soltanto nel senso tecnico del termine {figura retorica), ma in quello maggiore che ,riguarda la stessa essenza del 199
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