Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

d'improvviso contro Ia pie1:!ra impenetrabile del prego­ non-partire; di modo ,che ora sono costretto a riper­ correre a:1l'indietro ,adagio e a riempire con tutto ciò che sono il cunicolo 151cavato con tanta fretta... (p. 152 L.M.) L'insistenza con cui perversamente e ostinatamente K. si trattiene in questa posizione tradisce un desiderio che si soddisfa prima di tutto della propria mancanza, o im-potenza: dell'angoscia che prova, e che assomiglia stranamente, nelle sue eccentriche volute, a qualcosa eh� ricorda il godimento. Ciò fa un po' màie ma, ,siccome ne posso scrivere in lungo e in fa1,go, può anche non essere moltto grave. A!l:la fine iscavo nuovi ipassaggi, io, vecchia talpa (p. 152 L.M.) Nuovi certamente sono i passaggi che la vecchia tal­ pa scrivendo scava; e che per essere tracciati richiedono che egli si avventuri « nella profondità della carta»: Ora provo e provavo già nel po.meriggio un grande de­ siderio di [iberarmi oompletamen'te dalla mia ansietà scrivendOIIle ,e, ,come es,ce dal p:rofiondo, di scriverne in profondità, dentro a:lila carta, o in modo da poter assorbÌlre interamente lo scritto dentro di me (p. 104 D.) Ma perché questi « nuovi passaggi» si disegnino sulla carta, Kafka - lo scrittore deve fare del suo lutto (o del suo pianto per ciò che perde, dell'infelicità per non diri­ gersi secondo quell'attrazione forte - « l'attrazione del mondo uman� è mostruosa e in un istante può far dimen­ ticare tutto», p. 322), un lusso, o la sua lussuria. Per que­ sto lui non può sposarsi: tutta fa mia natura vi si ribeHa<va. Mi trattemi.e spe- 1cialmente '1a considerazione deMa mia attività lettera­ da che, secondo me, era compromessa dal matrimonio '(p. 205 D.) 181

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