Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

esserci, li, dirà tutto il negativo, sarà il No oggettivo, perché in certo senso neppure pronunciato, che interrom­ perà la Sua presenza. Mantenendosi nell'impossibile equi· librio dell'ambivalenza - nel neutro di quelle forze egua· li e contrapposte che lo tendono - K. sarà il corpo so­ speso che disegna nella lettera a Milena di p. 204. n . �� � �f''l� ,.- (-. �lj;:::;._,. � \\., \ v 1 f;7 l-- 1 � 11i\À 1 �I_::, J l"À, .__.. Sarà il « delinquente » legato alle pertiche, che, tirate, lo spaccheranno in due, lo squarteranno, come un ma· iale. E giustamente, perché non è forse un « maiale» chi vuole trattenersi in quella illegittima posizione? in quel­ l'illegittimo godimento, che non a caso è fatto di an­ goscia e « sudiciume»? e soprattutto di « vergogna»? Mantenersi nell'apertura anale dell'accovacciamento, nell'in-decisione, nella sospensione - fra le altre, della grammatica parentale (che struttura la vita: la famiglia è « la rapresentante della vita», ricordate?), alla quale K. manca in senso radicale poiché si rifiuta al conflitto che la fonda, e non vuole la lotta con il Padre, e si trat­ tiene piuttosto nel foreplay, che è anche foul play; man­ tenersi appunto nell'eccitazione dei preparativi, sospen- 178

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