Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

tura dell'angoscia, il movimento indotto dal suo peso: quando il corpo appesantito gravita verso il basso, e at­ tira l'uomo « alle strette» verso « gli ancoraggi iri qual­ che territorio ' materno» (p. 216 L.M.). r : utte queste pretese 1IDaiattie, per quanto •siiano t· risti a vedersi, sono-atti di fode, anooraggi dell'uomo quan­ do è aHe stre.tte, in - quakhe . territorio materno... Nel mio ca:so si possono pensare tre circoli, uno irr­ temo A, rpoi B, poi C. l'l nòcciolo A spiega a B perché quest'uomo· debba tormentarsi e diffidare di sé, perché debba rinll!Ilciare... perché non ,gli 1Sia lecito vivere... A C, l'uomo che agisce, nulla è più ,spiegato, B si li­ mita a comandargli. C agisce , sotto ,la più rigorosa :pressione, nel sudore dell'angoscia (esiste forse altrove H sudore de.N'angoscia ,che em a na dalla fronte, daJ:la guancia, dalla tempia, dalla radice .dei cape1li, insomma da tutto il cranio? P.er C è ,così). C dunque agisce più per paura che ,per ,compI'ensione, cOIIlfida e OI1ede che A abbia spiegato ogni cosa a B e B abbia compreso esattamente ,e propagato ogni cosia. (p. 217 L.M.) Se K.. agisce è dunque in questo movimento di paura: sotto « l'assalto simultaneo della paura, della debolezza, del disprezzo di me stesso» (p. 114 L.P.), per fissarsi lì « dove è respinto». Dove •vivevo ,e110 respinto, condannato, sconfitto · (p. 104 L.P.). E tuttavia da lì K. non si discosta. Certo abitare 1ooi genitori è pessima cosa, ma non ,soltanto abitare, vivere, abbandonarsi a quella cerchia -di bontà, ,di amore, ,già, tu non conosci rla : lettera a'l babbo, il dibattersi della mosca sul.ila veirga invi:schia­ ta... (p. 160 L.M.) Così K. . non intraprenderà nessun viaggio, ma si man­ terrà nella « sfera» del Padre; e tuttavia iÌ �uo semplice 177

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