Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

ma: io, non v'è dubbio, ,sono s,piritualimente incapace di ,sposarmi (p. 114 L.P.) Incapace ad assumere la posizione eretta, perché « il peso» dell',« importanza» del , Padre «mi traeva in bas­ so», K. si accovaccia. K. vorrebbe essere l'eroe roman­ zesco di cui Hegel ci dice che: per quanto rpossa essere venuto a 1 1ite oon i.tl mondo ed esserne stato respinto, alla fine per fio più trova fa fanciulla adaittla e um. posto qualsiasi, , si srposa e di­ viene un filisteo come gli altri 10; lui vorrebbe essere quell'eroe e per l'appunto «sposar�i, mettere su famiglia » ecc. ecc. - ma non lo può fare. Con lui, quel soggetto romanzesco è davvero finito. Fi­ nita la Bildung, e il Viaggio; figure entrambi intimamen­ te connesse al romanzo moderno, iniziato non a caso con Robinson, il figlio che si ribella e parte: distendendo così tra Padre e figlio il territorio di un viaggio, compien­ do il quale il figlio, che si era allontanato dal Padre, si metterà al Suo posto. Con K. il Viaggio non si compie. Miraggio sarebbe, o «la lotta dell'insetto», pensare di poter avere un altro ìuogo dove andare; perché « il terribile processo pen­ dente fra Te e me» (p. 93), cioè tra Padre e figlio, K. lo sa, non finirebbe comunque mai;perché quel conflitto logica vuole che sia confermato da chi appunto lo com­ batte. Del Padre allora il figlio che contro di lui si ri­ bella sarebbe rivale, e «pari». «Pari» K. non _ si sente: Mi figuro qudla parità che fra noi 1 si stabilirebbe; così behla appunto ,periché io diventerei un figlio Ji. bero, riconoscente, privo di colpe, ,sincero, e Tu po­ tresti essere un.padre Hbero da angustie, comprensivo, contento, non despota. Ma perché potesse essere così bisognerebbe che quanto è accaduto, noi stessi cioè dovremmo essere cancellati (p. 115 L.P.) 175

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