Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981
regioni che Tu non copri... Secondo l'idea che mi sono fatto della Tua grandezza, le regioni sono poche e non molto gradevoli...» (p. 115 L.P. ) , al figlio non rimane che « scegliere il niente» ( p. 117 L.P. ) . Solo in relazione al corpo del Padre il figlio potrebbe ritagliare il proprio: e darsi consistenza di figura, volu me; e confine: prendere spazio. Ma nel confronto al Pa dre, K. non prende corpo ( « in fondo ero un figlio dise� redato, anche la cosa a me più vicina, il mio corpo, mi sembrava incerto», p. 103 L.P. ) , nel senso che il suo corpo non fa massa ( « io magro e sottile», « tu eri un colosso»). In quel primo urto col Padre la massa è stata disintegrata: in questa specie di privata cosmogonia ne gativa, invece della generazione di un mondo, è accaduta una fine. Tu 1 eri troppo forte .per me... io dovetti sopportare da isolo il primo urto, per .il quale ero di gran ,lunga troppo debole (p. 65 L.P. ) E' in relazione a questa presenza annichilente che K. prende la sua posizione: « ammutolivo del tutto, mi ran nicchiavo lontano da Te e osavo muovermi soltanto quan do il Tuo potere , almeno direttamente , non mi raggiun geva più» ( p. 76). Pur rannicchiandosi lontano, K. è tut tavia continuamente « risospinto nel Tuo campo dal qua le forse, con vantaggio Tuo e mio, sarei evaso» (p. 82) ; e rimane sospeso tra i preparativi di ba _ ttaglia (« Fra Te e me non ci fu una vera battaglia», p. 91 - ma ci fu rono certamente molti preparativi), e quelli del matri monio. 174 Sposarsi, mettere su fami g lia, accettare tutti i figli che v,engono, provvedere a foro in questo mondo insicuro, guidarli anche U1D. poco è, secondo fa mia convinzione, la meta rpiù alta che un uomo ,possa propol"si » (p. 108 L.P. ) ,
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