Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

a:nicora una volta 011 complesso di evirazione; va notato che, per quanto 'suscitino in sé un effetto spaventevole, i serpenti ,servono in rea!ltà a mitigare ·l'orrore, iperché ,sostituiscono ill pene, dalla cui mancanza è nato l'or-, ro1"e... La vista della testa ,di Medusa, per !l'orrore oh.e ·suscita, irrigidisoe 110 •spettatore, , lo muta in pietra 6 • Così il simbolo mitologico del ribrezzo si stende sul corpo di Milena: Milena diventa Atena, la dea vergine, l'inaccostabile, « colei a cui ripugna ogni sorta di brama sessuale». Ma il simbolo dell'orrore (i serpenti) non è posto soltanto sulla testa di Milena-Medusa (l'identifica­ zione è ancora più chiara, sempre nella stessa lettera: « Ma bambina, bambina - a rigore sono io che così pronuncio Medusa», p. 65 L.M.); esso incorona anche il capo di Kafka. All'effetto di terrore che Milena provoca in lui egli risponde con « i serpenti dell'angoscia». L'an­ goscia è il modo in cui K. si irrigidisce, si muta in pietra: l'angoscia è lì dove prende la sua posizione, e si acco­ vaccia. Reggendosi all'angoscia (« la mia angoscia diven­ ta sempre più grande perché significa un ritirarsi dal mondo, di qui l'aumento della sua pressione, di qui inol­ tre l'aumento dell'angoscia... e ho paura e paura, e cerco un mobile · sotto il quale possa nascondermi...» p. 65 L.M.), K. si protegge: ritrova la sua tana. Lui di fronte alla Medusa non si erige nella sfida, ma ripara nell'an­ goscia. L'angoscia ha per lui un'azione apotropaica: così K. regola i suoi conti con il nemico, facendogli a sua volta paura. Sai Milena... se vieni da me balzi addirittura nell'abi • sso (p. 66 L.M.) 3. Il viaggio Sappiamo quanto K. è riluttante ad intraprendere il viaggio. 162

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