Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

vi soggiorna. La lettera crede alle dimore: crede che l'uo­ mo abiti - cosa niente affatto evidente per K. Quando lui scrive la lettera, la lettera è solitudine: quello di K. è un monologo drammatico, in cui la voce di Milena è voce che continuamente lui ricerca, citando e ripetendo parole che ha trovato nella lettera di Milena. Senza illu­ sione sulle virtù ruffianesche della lettera, K. sa che non lo avvicinerà mai a nessuno: e per questo forse, mal­ grado ogni suo dire, egli scrive lettere. La lettera è wio spazio perimetrato: un tempio, o re­ cinto, anche se profano, dove ad accadere è l'evento del­ la parola. Anch'essa geo-metria dunque, la lettera misura la Terra in questo: che ritaglia un microcosmo in cui l'uomo si insedia da soggetto. Ripetizione « frivola » di un modo proprio all'uomo dì prendere possesso dello spazio, la lettera raddoppia il Mondo in quel recinto di segni in cui consiste. Identiche rimangono in questo « re­ cinto » le due strutture fondanti la relazione dell'uomo allo spazio: che si dà come possesso, come occupazione dell'Aperto - e questo possesso avviene come inscrizione in quel vuòto della parola e del Tempo. Nello spazio - che genera per la sua vastità paura, l'uomo recinta dei luoghi per il suo abitare, lo spazio della lettera e della parola non essendo che uno di quei luoghi. La lettera è esattamente questa parola che accade nel Tempo, segnata dalla data di quando fu pronunciata, e da quellà in cui giunge. In questo tragitto la lettera attra­ versa lo spazio in vista di una destinazione; in ciò anche ripetendo il gesto essenziale dell'uomo, la lettera cade nel mondo, n . ello spazio e nel tempo, gettata da qualcuno verso qualcun altro. Anche quando nessuno la riceva la lettera giunge sempre a destinazione (a ragione K. anno­ ta « Ansietà degli ebrei! Invece di temere che lettere arri­ vino a destinazione »), in quel futuro che si è data nel presente in cui è partita, e che rispetto al presente di quando arriva è già passato. Così facendo, la lettera rac- 154

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