Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

Solo che, chi genera anarchia - e la tragedia lo di­ mostra - è proprio Creante: lui che scambia i luoghi della morte e della vita, e lascia il morto sopra la terra, e interra invece la viva. L'uomo, Creante non lo lascia abitare: perché se so­ pra la Terra l'uomo non è a casa, sotto la Terra egli non lo lascia andare. Antigone invece è «in amicizia» con lo spazio; lei difatti avvia quel movimento che fa tornare le cose in ordine, nel cosmo. Interrerà il cadavere; e poi, perché << le cose siano · bene ordinate», lei che viva è senza-luogo («né fra i vivi né fra i morti né coi vivi abitando né coi defunti ») si darà la morte; e dandosi la morte correggerà l'anarchia scatenata da Creante. Sarà così finalmente nel luogo che le è proprio: il nessun luogo della morte. Nell'Aperto l'uomo non è a casa. Egli è violenza con­ tro l'Aperto: innata è in lui, il senza-patria, la tendenza a «recintare», e «classificare». Distribuire in classi, e schierare ordini _ di · battaglia sono inclusi in una stessa radice: tasso, taghé, in cui «preparativi di battaglia» e «descrizioni» si congiungono. Preparativi di nozze in campagna, e Descrizioni di bat­ taglia sono i titoli significativi di due racconti di Kafka. Mettendoli accanto, e cambiando di posto alla prima pa­ rola di entrambi, avremo due titoli in realtà non molto differenti: Descrizioni di nozze in campagna, e Prepara­ tivi di battaglia, che recupererebbero anzi alle parole una più propria ambientazione semantica. Del resto per K. tra battaglia e matrimonio non passa certamente una frontiera: sì che il gioco della sostituzione non alterereb­ be affatto, ma evidenzierebbe piuttosto una soggiacente vicinanza tra i due titoli così mutati. Il matrimonio, come ciò che costruisce «famiglie» (fulon, éthne, fu.sin) e la battaglia, come ciò che le separa, sono per K. di una per­ turbante sinonimia. Per questo K. non può sposarsi, né generare, né combattere: impossibilità che elenca con lu- 152