Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981

ziale cli cui parla Italo Calvino 5, uno zig-zag verticale, temporale, un andamento, per dir così, altalenante, che accentua ulteriormente il senso cli movimento comples­ sivo; La stessa disinvoltura con cui Ariosto varia la lun­ ghezza dei canti (il più breve, il IV, ha 72 ottave; il più lungo, il XVIII, ne ha 199), non preoccupandosi minima­ mente di una qualsiasi « regola cli simmetria » 6 contri­ buisce alla fluidità della narrazione, al suo scorrere con­ tinuo e rapido da situazione a situazione, da avventura ad avventura. Se stringiamo più da presso i livelli formali ci viene subito incontro l'ottava ariostesca, oggetto di costante ammirazione e -cli così numerosi commenti. Preceduto, in questo, da Boiardo, Ari . osto allinea le sue ottave una dopo l'altra chiudendole pressoché sempre con una in­ terpunzione forte: il periodo metrico viene così il p�ù delle volte a coincidere con la costruzione sintattica, che è in sommo grado lineare, ampiamente strutturata sul modo indicativo: un impianto anch'esso massimamente scorrevole. L'anticlimax metrico rappresentato dalle clau­ sole a rima baciata non interrompe il movimento se non di rado; Ariosto fa anzi uso, anche se non frequentis­ simo, dell'artificio delle « coblas capfinidas »� per cui la parola conclusiva di un'ottava viene ripresa al principio dell'ottava successiva 7 • Dall'ottava al verso il discorso non muta; anche qui la misura metrica coincide quasi sostanzialmente con l'e­ nunziato frastico, gli enjambements sono rarissimi, l'in­ terpunzione a fine verso largamente predominante: la rima, sempre piana, fa sì che l'iterazione ritmico-fonica non susciti mai sorprese, ma al contrario costituisca un ulteriore ' elemento cli fluidità. Al microlivello della lettera l'analisi dovrebbe farsi più minuziosa; ma l'alta frequenza della r ne è uno degli elementi di più immediato accertamento: la r, la lettera, 132

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