Il piccolo Hans - anno VIII - n. 31 - luglio-settembre 1981
sua, un bambino che piange seduto per terra a gambe larghe, e il cane che le dice: « Allontanati, allontanati da me. Procura di allontanarti da me». Ripetizione di un risveglio forzato, e qui ripetizione di una frase che ha colpito Telma per il suo « arcaismo ». Allontanati da me, si collega ora per Telma con il nuovo sogno della nascita, in cui qualcosa o qualcuno cerca di espellerla. Ma rimane a stupirla « la forma curiosa che l'ingiunzione assume nella ripetizione»: Procura di allon tanarti da me. Ormai la donna va a letto piena di curiosità per il suo risveglio. Si chiede infatti se adesso che le sembra di aver « capito » di che cosa si tratta, grazie alla variante che è stata introdotta dal sogno, un quarto d'ora di più di son no, sarà finalmente libera di continuare a dormire. Ma non è così. Telma continua a svegliarsi alle cinque. Cercando in analisi di risalire allora a un possibile ini zio del fenomeno, Telma dice che, forse, tutto è incomin ciato in campagna, dove un falegname incaricato di farle un armadio a muro era arrivato da lei molto per tempo il mattino per essere libero di andare poi al suo abituale lavoro in fabbrica. Telma passa lunghi periodi, a dire il vero piuttosto noiosi, in questa casa di campagna, in un paese dove il marito, piccolo industriale, ha la sua azienda, e anche la residenza anagrafica, benché viva poi in un appartamen to in città, accorgimento adottato spesso prima della ri forma fiscale dagli industriali che ne venivano agevolati nel pagamento delle tasse. Grazie al risveglio forzato, l'argomento tasse entra· nell'analisi di Telma. Telma ha paura delle tasse. Non tanto perché le secchi pagarle, del resto ci ha sempre pen sato il marito, quanto perché teme che anche denuncian do il giusto, gli agenti del fisco possano non credere alla dichiarazione. Telma si rende conto che la sua paura non riguarda 10
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