Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981

e occorre l'inciso•paragone: «così come ,si riscrive un la- -voro». L'ombelico o nodo delJe due registrazioni, tutto som­ mato, insi,ste. Che avviene delJ'isorizione (o serittura) incon­ scia dopo il «passaggio»? si autodissolve come il gatto del Cheshire -di carrolliana memoria? ,se per-dura, che fe'game mantiene, che influenza esercita rispetto alla sua omologa preconscia-conscia? L'ipotesi topologica freudiana, a dispetto dei i.successivi aggiustamenti, manda in giro , un fantasma suggestivo. Esso si proietta $Ul processo di trascrizione implicito in ogni atto di linguaggio e a maggior ragione nel testo letterario. Penso a una fulminea ;poesia di Pound (due soli versi!) che già fi­ gurativamente sembra ·riprodurre in sé 1 stessa l'articolazione · indimensionabile delle due isorizioni: «The apparition of these faces in the crowd; / petal!s on a wet, hlack bough». Qualcosa appare - si ritrascrive - sul qualche altra cosa... Questo vorrebbe dire meno di nulla. Ma fa 1 strutt-ura sem­ plificata e dunque intensificata al , l'estremo · lascia apparire fra petaZ.s e faces, fra crowd e wet, blaclc bough l'azione di due sistemi il oui rapporto non riguarda né il metaforico né il metonimico. E neppure, per . dirla tutta, una specie di tra­ duzione, su per i rami della grammatica generativa, da uno schema astratto di base alJa frase del testo vi 1 sibile. Ci si potrebbe chiedere in quale luogo del volume della scrittura ,si trovi registrata .la «prima» frase, e, se continui · ad eser- - citarvi un potere di attrazione a ,sé del testo di superficie, o di irruzione in esso. E che ,sarà - -se ci sarà - questa prima scrittura: non :la semplice forma normativa dell'enun­ ciato, ma la dinamicità effettiva dei suoi pieni e dei suoi vuo,ii, -delle sue -selezioni e combinazioni: insomma, ,la sua retorica? Se questo non giova a chiarire le questioni dell'in­ conscio, almeno com.plica un po' quelle della ,lettura. (g.g.) Sulla scena della caducità. Nel secondo capitolo del libro Il silenzio e le parole, Franco Rella trae 1 spll[ltO da-Llo scritto di Freud, Caducità (Verganglichkeit), del novembre 1915, per un ampio discorso sui suo autore. Rella sostiene, con con­ vincente argomentazione, che « l'amico -si.-lenzioso» e « il poe­ ta già famoso nonostante la -sua giovane età», fossero ri­ spettivamente Lou Salomè e Rainer Maria Rilke, che, con 88

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