Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981

. notes magico SuUe due scritture. La « ,gran bootà» della topologia sta ,anche in questo: _ che le sue riJsposte , spe s · so non servono a chiudere ma a sposta,ve, è il caso di dirlo. Nello scritto sul­ Q'inconscio del 1915, Freud avanza, negli interstizi, il pro­ blema de1le due registrazioni. «Quando llll atto psichico è tras,portato dal sistema Inc. a1 sistema C. (o Prec.), dobbiamo 1supporre che questa trn-sposizione implichi un nuovo ricor­ do - per di[" >così una seconda registrazione - dell'idea in questione, accanto al.fa quale continua ad esistere r . origina­ ria regi • strazione inconscia, ma che tuttavia è .situata 1n una nuova [ocaJità psiohica? » La prima dsposta, topologica, («rozza ma più comoda» chiosa Freud) è ,sì. Subito dopo il suggerimento slitta, privilegiando un cambiamento · nello sta­ to delil'idea ' (ne1la sua funzione), che non ne altera il mate•riale e che ha luogo _ nella stessa '1ocalità. F,reud, con il suo tipico procedimento «tarntalizzante» - che è insieme euri­ stico e stiHstico - .Jascia la cosa in sospeso; finché in un altro inte11stizio, verso la fine, sembra sciogliere l'aporia: né registrazioni diverse in diverse 1ocailità. né stati funzionali differenti della ca["ica nella stessa ,località psichica: la pre·sentazio'Ile conscia comprende la presentazione del1la cosa e quella della parola che fa designa; fa presentazione incon- · scia attiene solo all'oggetto. Ciò non impedi1sce di Testare un po' «sur sa faim». L'ul­ timo enunciato freudiano (oggetto.+parola) non cassa defi­ nitivamente l'ipotesi, oltre tutto •suggestiva, della doppia iscri. zione, ispecie •se, come Laplarnche e Leclaire, •si isia stimolati a intenderla in maniera «non.rozza». Nella .lettera a Fliess del 6 dicembre 1896 c'è già la questione della Niederschrift, 87

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=