Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981

dire ne imita.i movimenti e il portamento. Nel caso di G. possiamo ritrovare l'identificazione imitativa in tutti i sintomi e nella scelta professionale. Il primo, e quasi unico, ricordo di Z. riguarda la ma­ dre; morta precocemente. Il bambino, di 3-4 anni, rime­ scola il caffè; la madre lo redarguisce, « non così! » e lo mescola nel senso opposto. Il ri . cordo gli ritorna vivace, attraverso una percezione · tesa e opprimente. Ma questo ricordo è legato strettamente ad un altro: nel cortile gio­ ca con il frustino e lo deve fare schioccare a lungo e con­ sidera apertamente questo fatto come l'antecedente delle posteriori spinte ossessive. In seguito, quando la malat­ tia ormai si manifesta, durante le sue passeggiate, si pro­ cura un ramoscello e lo fa schioccare a lungo, quasi non potendo smettere. Anche nei suoi processi ossessivi è ri­ conoscibile una sollecitazione analoga: uscendo da una stanza deve scuotere a lungo, secondo un particolare rit- . mo, la maniglia esterna della porta. Il ritmo, come l'ho percepito nella sua tensione, nelle sue ripetizioni coatte, ricorda le improvvisazioni del batterista jazz. Di quali istinti parziali si tratta? Dalla descrizione pos­ siamo presumere un vortice determinato dal simultaneo timore e desiderio (l'autoeccitamento del bambino si ma­ nifesta nel girare su di sé finché non cade). Ma ha rela­ zioni, nel caso della nevrosi ossessiva, anche con la più elementare manifestazione dell'istinto emancipato, con la ripetizione (vale a dire con la coazione a ripetere), con il turbinio, con il ritmo, ecc. Quindi anche con sintomi primari che non si possono annoverare tra gli istinti parziali. Forse il movimento vorticoso può essere motivato da un organo attivabile alla libido, dal labirinto. Il feno­ meno, però, ha relazione anche con l'esperienza precoce del venire cullati. Devo ancora osservare che (Cfr. Mo­ nakow e Mourgue) i circuiti nervosi dell'orientamento 82

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=