Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981

teria pura, interamente distinta dalle cose comuni eh� si vedono, si toccano» (p. 172). L'atemporalità, il sogno: di nuovo qualcosa che ci -richiama a Fr_eud, e all'incon­ scio. E tuttavia, nel Narratore, di fronte a questa che Francesco _ Orlando ha voluto chiamare « estasi me­ tacronica», nessun abbandono ai paradisi perduti , alla Sehnsucht, nessuna cieca immersione in un - vago" mondo di vaghe fantasie. Al quesito posto da Freud in Il poeta e la fantasia (1907): « Dobbiamo proprio tentare di con­ frontare il po - eta col sognatore in pieno giorno, e le sue creazioni con i sogn1 fatti ad occhi aperti?» (Opere, V, p. _380), e che lascia aperto in base . a « quello che è lo stato attuale delle nostre conoscenze» [Ma . si ricordi, tra l'altro, quasi all'inizio della Gradiva, · la frase cui ab­ biamo alluso in liJmine: (Opere, V, p. 264): <d poeti so­ no però alleati preziosi, e la loro testimonianza deve es­ sere presa in attenta considerazione, giacché essi sono soliti sapere una quantità di cose fra cielo e terra che la nostra sapienza scolastica (Schulweisheit) neppure so-. spetta. Particolarmente nelle conoscenze dello spirito es­ si sorpassano di gran lunga noi comuni mortali, poiché attingono a fonti che non sono ancora state aperte alla scienza»], a questo quesito il Narratore tenta di dare - una propria risposta « Insomma - egli dice -, nell'un . caso come nell'altro, sia che si tratti di impressioni qua­ li quelle pr _ ocuratemi dalla vista dei campanili di Mar­ tinville, sia di reminiscenze, quali l'ineguaglianza delle dtie lastre o il sapore della maddalena, io dovevo stu­ diarmi di interpretare le sensazioni come segni di altret­ tante leggz e idee, cercando di pensare, cioè di far uscire dalla penombra ciò che avevo provato, di convertirlo iri un equivalente spirituale. Ora, tale metodo che mi pa­ reva il solo, in che altro poteva consistere se non nella creazione di un'opera d'arte?» (TR, p. 174). Solo così si sarebbero potuti decifrare i « geroglifici» « la - com­ plicata e ornata scrittura magica» in cui · « reminiscen- 60

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