Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981

sta funzione sia attribuita a · due diversi sistemi: il si­ stema P-C (percezione/coscienza) e il retrostante 'siste­ ma mnestico '. Come il notes magico « risolve il proble­ ma di unificare queste due funzioni ripartendole tra due elementi (sistemi) separati, ma fra loro interconnessi», così « è proprio questo il modo in cui, stando alla mia ipotesi testé citata, il nostro apparato psichico risolve il problema della funzione percettiva. Lo strato depu­ tato alla ricezione degli stimoli, ossia il sistema P-C, non dà luogo a tracce mnestiche permanenti; i fonda­ menti dei nostri ricordi si formano in un altro sistema, a quello adiacente» (Opere, X, pp. 66-67). « Questo secondo sistema - e qui citiamo dalla Inter­ pretazione dei sogni, pp. 491-492 - che traduce l'eccita­ mento momentaneo del primo in tracce durature, è costi­ tuito a sua volta di vari elementi Tmn. · Il primo di questi sistemi T111n fisserà in ogni caso l'associazione per simul­ taneità, mentre :p.ei .sistemi più lontani lo stesso mate­ riale di eccitamento verrà ordinato secondo altri tipi di coincidenza», Qui Freud inserisce « un'osservazione di carattere ge­ nerale che forse richiama l'attenzione su un fatto im­ portante. Il sistema P non ha facoÌtà di conservare mu­ tameriti, non ha dunque memoria: da ciò deriva tutta · la varietà delle qualità sensoriali della nostra coscienza. Viceversa i nostri ricordi, non esclusi quelli più profon­ damente impressi i _ n noi, sono di per sé inconsci. Pos­ sono essere resi coscienti, ma non vi è dubbio che essi sviluppano tutti i loro effetti nello stato inconscio... Se però i ricordi ridiventano coscienti, non mostrano alcuna qualità sensoriale, oppure assai esigua, rispetto alle per­ cezioni... » . Da qui l'ipotesi che « nei sistemi 'I' [compo­ nenti dell'apparato psichico] memoria e qualità si esclu­ dono a vicenda per la coscienza ». Siamo in pieno Freud, nel senso - essenziale - che il modello, o fiktion, dell'apparato psichico viene pre-