Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981
la pratica freudiana Epistemologia e scena primitiva La ripetizione in quella che è stata la sua accezione più comune, sebbene non quella più corretta, è un'im magine nella quale la nostra tradizione culturale ha con figurato le procedure_ del simbolismo linguistico, logico, matematico e scientifico. La dominanza dispotica di me todi logicizzanti ha assunto i procedimenti costruttivi del nostro sapere nei terinini analitici di schemi, for mule e concetti che si replicano in modo uniforme e in variante. Ciò che v'è di inaudito in questa lunga tradi zione è il presumere che in qualche modo ogni cosa sia nota, che tutte le risposte siano simmetricamente coor dinate alle domande e che pensare, calcolare e - cono scere siano modi di ripercorrere dei percorsi che sono da sempre tracciati e che dirigono inesorabilmente ogni mossa che possiamo compiere. In questo senso, il con cetto è predisposto analiticamente per non dover soffri re alcuna modifica o alcuna torsione da parte degli og getti o dei termini che ne costituiscono l'estensione. Piuttosto è lui, il concetto, che gentilmente, per così dire, * Questo testo e i tre successivi appartengono al lavoro dei seminari e convegni della Pratica freudiana, ma non si abbia l'ingenuità di credere che si tratti di testi «parlati». Essi appar tengono piuttosto a un nuovo . «genere letterario» in cui il lettore torna ad essere appellato conie uditore: lo scritto e la voce. 5
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