Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981

sione tra sensazione e memoria, sottolineando come sia la sensazione a generare il ricordo non solo di sensa· zioni analoghe, ma del contesto in cui esse si erano pre­ sentate. Una melodia, un oggetto, ci richiamano al pas­ sato in cui quella melodia era stata udita, quell'oggetto era stato o visto, o toccato, un odore era stato avvertito. Ora. dal passo-chiave delle Recherche che abbiamo citato, e da decine di altri analoghi nell'opera di Proust, emerge con grande forza il nesso sensazione-memoria: e questo atteggiamento « positivo » mi sembra ben lon­ tano da ogni forma di intuizionismo, e semmai pros­ simo a taluni modelli, appunto, positivistici, entro . i quali - sia detto anche in polemica con le troppo facili ironie sul positivismo - si. situa, almeno credo, quella fikti _ on di apparato psichico che Freud illustra nel Pro­ getto di una psicologia, . del 1895 - e che riprenderà· nume­ rosissime volte nei suoi scr�tti posteriori: Detto iri altri termini, ciò che il Narratore ritrova attraverso l'irregolarità del pavé del cortile dei Guer­ mantes non è l'idea, ma la sensazione: e con la sensa­ zione, tutta una costellazione del ricordo · e dell'affetto che al ricordo si lega, ciò che, al contrario, egli ci dice esser negato, escluso, dalla memoria intellettuale, _ vo­ lontaria: « Ogni giorno attribuisco minor valore all'in­ telligenza - così leggiamo nelle ,prime righe dell' ' Ab- . bozzo di prefazione ' a Contre Sainte-Beuve - Ogni giorno mi rendo sempre meglio conto che solo indipendente­ mente da essa lo scrittore può cogliere nuovamente qual­ cosa delle sue impressioni, ossia qualcosa di lui stesso e la sola materia dell'arte. Quel che l'intelligenza ci re­ stituisce sotto il nome del passato, non èJ tale. In realtà, come accade alle anime dei trapassati in certe leggende popolari, ogni ora della nostra vita, appena morta, s'in­ carna e si nasconde in qualche oggetto materiale; e vi resta prigioniera, prigioniera per sempre, salvo che noi non c'imbattiamo in quell'oggetto. Attraverso lui, la rico- 48

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