Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981
Tre conclusioni si possono brevemente trarre sul con cetto freudiano di ragione, guardato mediante il suo rap porto con la credenza: 1) La ragione è un processò, una attività, una conquista non sempre garantita, che giunge spesso a compromessi; 2) La ragione, per quanto disin cantata, è in se stessa stratificata, non è «pura», con tiene acquisizioni non ancora elaborate completamente e fossili e frammenti dei suoi stadi già superati; 3) In quest'ottica, i turbàment.i della ragione non sono solo elementi di disturbo che giungono dall'esterno, che ten tano di intaccarne la purezza, · ma elementi costitutivi del processo generale entro cui la ragione si forma reatti vamente, da cui cerca di distinguersi e di districarsi. So bene, alla fine, che il discorso dovrebbe ricomin ciare da qui. Sia sufficiente, per ora, l'averlo impostato. Remo Rodei NoTE 1 Schelling, Philosophie der Offenbarung, rin Werke, hrsg. v. M. Schroter, Milnchen 1927 ss., Bd. VI (Suppi.), p. 299, trad. it. Filosofia della rivelazione, Bologna 1972, vol. I, pp. 378-379. 2 , Freud, Das unheimliche, in Gesammelte Werke, London 1940- . 1953, ristampa Frankfurt 1948 ( = GW), Bd. XII, p. 262, trad. it. Il perturbante, in Opere di Sigmund Freud, Torino 1966 ss. ( = OSF), vol. 9, p. 109 [ho utilizzato un'altra traduzione lievemente modificata]. 3 O. Mannoni, Clefs pour l'Immaginaire ou l'Autre Scène, Paris 1969, trad. it. La funzione dell'immaginario. Letteratura e psicoanalisi, Bari 1972, p. 25. 4 Rilke, Die aufzeichnungen des Malte Laurids Brigge, in Si:imtliche Werke, hrsg. vom Rilke-Archiv, in Verbindung mit R. Sieber-Rilke, besorgt durch E. Zinn, Frankfurt a.M. 1976, Bd. 11, pp. 794-795, trad. it. I quaderni di Malte Laurids Brigge, Torino 1971, pp. 124-125. 5 Era dl numero che ,Freud incontrava con inquietante fre- 36
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