Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981
conservato alcune discussioni assai rilevanti sulla cre denza negli spiriti, che qualche suo corrispondente soste neva. Tali epistole sono belle anche perché ci mostrano alcune istantanee, degli spaccati di intérieurs olandesi del Seicento, che ricordano quelli di Cartesio della cera che si scioglie, del caminetto o delle finestre da cui si vedono esseri avvolti in mantelli, di cui si potrebbe dubitare se si tratti di uomini o di automi. La visione degli spiriti è per lui spiegabile con fenomeni percettivi turbati, con proiezioni, còn il persistere di immagini di sogno". Anche a Spinoza èJ capitato di aver simili alluci nazioni: « Svegliandomi un mattino alle prime luci del giorno da un sonno assai pesante, le immagini che mi avevano assalito nel sogno persistevano davanti ai miei occhi con altrettanta vivacità come se fossero · oggetti reali, e specialmente la figura di un nero e irsuto Brasi liano che io non avevo mai visto. Questa immagine sva niva in gran parte quando, per distrarmi, volgevo gli occhi a un libro o a qualche altro oggetto qualunque; ma, non appena io distoglievo gli occhi da tali cose, senza impegnarli nell'attenzione di qualcos'altro, l'im magine di quel medesimo Etiope mi rnippariva con la stessa vivacità e alternativamente, finché a poco a poco mi disparve dalla testa. Ebbene, io dico che ciò che a me è accaduto di vedere nel mio senso in�erno, a voi è accaduto di udirlo » 7 • 6. Un'altra regioi:ie della nostra mappa delle · credenze che entrano virtualmente in conflitto con la ragione e con la percezione è quella disegnata da Freud nel saggio del 1927 sul Feticismo. Com'è noto, secondo Freud, il bambino che vede i genitali . di una bambina o di una donna non crede veramente che esse non abbiano il pene, perché credere che non ci sia significa credere che sia stato tagliato e quindi avere paura che la stessa sorte, la castrazione, possa toccare anche · a lui. Abbiamo qui 30
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