Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981

mente negate o deboli, che entrano tuttavia nella linea di conto della nostra vita quotidiana? Tenterò quindi, attraverso Freud, ma anche attraverso altri pensatori e scrittori classici, di tracciare un abbozzo di quella che Ramsey chiamava la « mappa delle cre­ denze». Parlerò di testi altrimenti noti, ma che ven­ gono visti qui con un'ottica diversa. Mi riferirò così in particolare ad alcuni Casi clinici, al Perturbante, a Ini­ bizione, sintomo e angoscia e alle Note sul notes magico. il problema centrale che si pone è come mai deter­ minate credenze, che sembravano scompa,rse, riaffiorano (soprattutto in situazioni di pericolo, in presenza di an­ goscia) e interferi _ scono su condotte ' razionali '. Si tratta di sapere come le credenze si stratifichino, quale grado di vischiosità posseggano, in quali contesti di conflitto 'latente o conclamato si situino e come si dispongano lungo assi di senso differenti da quelli della ' razionalità' esplicita, accettata come standard. In breve: perché re­ stano e perché ritornano credenze confessate irrazionali? Nel saggio su Il perturbante, com'è noto, Freud so­ stiene che ciò che ci turba, l'Unheimlich, una volta ci era familiare, heimlich, e éhe è diventato estraneo attraverso la rimozione. Esso ci turba proprio perché fa rimozione non è riuscita perfettamente e i contenuti rimossi e le credenze sorpassate possono tornare. Tutto quanto è perturbante indebolisce, a sua volta, l'ulteriore capacità di riflessione. E giacché la coscienza (e la'ragione in essa) non è una sostanza immobile, ma lo sforzo continuo, la mobilitazione confinaria per tenere a bada i contenuti rimossi e le credenze sorpassate, il riaffiorare di quel che ci era sin troppo noto manifesta uno sfondamento di questo fronte della razionalità, un evento che allarma la coscienza, che le dimostra come i suoi meccanismi di difesa possano essere lesi o aggirati. Si può, per inciso, osservare quanto importante sia in Freud il concetto, non tematizzato direttamente, di esperienza incompleta, non 21

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