Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981
primum ma viene dopo la posizione di una presenza nuda dell\>ggetto: non vi è inglobarsi del percepire in un tutto dell'esperienza ma una bipolarità �ostante - mostrata e mantenuta da Contini. In questa bipolarità è riproponibile qualcosa come quello che avanzava Benjamin a proposito deH'allegoria: da una parte si sottolinea il rapporto alla vita anteriore, l'oggetto sprofondato in questa anteriorità è radicalmente separato drulla presenza immaginaria come sensazione; dall'altra la «nuova» allegoria ha una figura chiave nel ricordo - dice Benjamin - ma nel caso di Montale lo slittamento allegorico del 'ricordo ' segna un ritorno � . almeno per certi aspetti - alla «veochia)) alilegoria: il cadavere. Se èJ vero che «i morti vi acqurstano la pienezza di vita» - e tenuto conto che il cadavere barocco è cer tamente anche qualcosa d'altro - •siamo ricongiunti alle . osservazioni surllo spleen mediate da Poe: «il 'sesto sen so ' che tocca al defunto è la facoltà di ricevere un'ar monia anche .dal vuoto decorso temporale». Se poi l'allegoria assumeva già nei «motivi parigini» un significato eminentemente linguistico, come sottolinea va Solmi, in Montale diviene immanente luogo possibile di «ricomposizione» della memoria in «un Iungo persi stere di metrica frammentaria, 'mnemonica '». I fram menti del cantab-i:le «metrico» ·sono assunti da Contini come un «fantasma che ti ·salva». La memoria metrica - le osservazioni valgono dagli Ossi fino alla Bufera - è la sola memoria praticata e produce «un iato fra percezioni e mondo della verità». Si . prenda a riprova l'«Invito alla 'Farfalila di Di- nard '» di Segre, vi si leggerà del «progressivo ingranarsi d'un'immagine con un nuoleo simbolico» · dentro una me moria dispersa, impossibilitata, perché memoria di un altro, oltre che di altro. «Anactoria o Annabella era stata del tutto soppressa dal mio · pensiero per quattro, cinque, 157
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