Il piccolo Hans - anno VIII - n. 30 - aprile-giugno 1981

wi :p.dy nigth» - una delle prime liriche eliottiane cui Pagnini, Serpieri, Johnson hanno dedicato«tre studi» - consente immediatamente di riprendere e allargare la li­ nea della dimenticanza. Rhapsody èJ letteralmente scan­ dita sulla progre · ssione temporale meccanica dell'orolo­ gio, il suo vuoto decoriso come«una vibrazione del re­ golatore mentale» scuote la memoria: «Midnight shakes the memory / As a madman shakes a dead geranium». Il paradigma della memoria si dispiega in ,ditezione del secco, _ del dissolto, dello svuotamento da choc; il clima della composizione è molto vicino al Baudelaire di cui parla Benjamin. La città della«passeggiata» è Parigi, la donna-luna una prostituta, gli ,sguardi •traversano la città come stigmate dello choc. Il funzionamento della memoria riisu1ta estraneo al­ l'integrità di un'esperienza, di una rimemorazione piena e appagante (l'incanto della -lontananza), 1a memoria in­ vece butta su in secco un ammasso di cose contorte -«The memory throws up high and dry/ A crowd of twisted thtlngs»; che traversano e traversano attraverso il cervello,«That cross and cross across her brain». Nell'ultima strofa il rapporto ritmico-sintattico con­ sente di congiungere versi separati:«Memory!//Mount.// The last twist of the knife». La memoria sale, l'ultima fittç1 del coltello; twisit è indicato come un nodo seman­ tico centrale da Pagnini, _ qui infatti indica turtto il per­ corso tortuoso di questa salita inflitta come un taglio, una rottura - dunque di nuovo uno choc. Nessuna linea . retta al passato, semmai Iil colpo di twist è«di taglio» come indioa il dizionario, che nel sostantivo diventa «compito diffkile», e anche«tr:uffatore». Il ricordo è twisted thing, cose contorte portate su dalla memoria. Lo choc dell'or,dine temporale meccanico - la data delle correspondances, 1'orologfo e la targa con il numero in Rhapsody - il processo-lavoro della memoria, non muov·e dal mare profondo dal quale sali- 153

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=